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arnica

Arnica: dalle origini ai consigli per gli acquisti

La protagonista di questo articolo è una pianta molto conosciuta, dai fiori gialli, appartenente alla famiglia delle Asteracee, la stessa della margherita: parliamo dell’arnica montana.
L’arnica è una erbacea perenne che cresce in vaste aree del mondo, in pascoli di montagna con clima fresco e soleggiato, dimostrando un’ottima capacità di adattamento al territorio.

Le sue qualità benefiche sono conosciute da molti secoli, vengono infatti citate per la prima volta da Santa Ildegarda (una monaca benedettina) nel 1100; nella tradizione popolare l’arnica era chiamata tabacco di montagna, perché le sue foglie essiccate erano usate come tabacco da naso.

Tra le sue proprietà più note, anche ai nostri giorni: analgesica, antiecchimotica, antiinfiammatoria e lenitiva. Oggi questa pianta è riconosciuta da organi ufficiali quali la commissione E. che si occupa appunto di piante dalle accertate proprietà terapeutiche.

Preparati a base di arnica: a cosa fare attenzione

Diverse parti dell’arnica montana contengono sostanze attive, ma è di certo il fiore il “cuore benefico” della pianta: ricco di svariate molecole ad azione antinfiammatoria ed analgesica, tra cui spiccano elenalina e diidroelenalina.

Per questo motivo il fiore dell’arnica viene raccolto nel suo tempo balsamico (ossia di fioritura perfetta) nei mesi di luglio ed agosto, ed utilizzato per preparare la tintura di arnica, responsabile dell’azione del preparato in cui viene inserita (gel, creme o lozioni).

In commercio esistono innumerevoli preparati, ma perché siano davvero efficaci l’azienda produttrice dovrebbe seguire alcune accortezze, in particolare prestando cura a:

  • ZONA DI RACCOLTA
    Non tutte le aree geografiche danno fiori con gli stessi contenuti in sostanze attive: è quindi fondamentale la scelta accurata della zona di raccolta per ottenere un prodotto di qualità.
  • PERCENTUALE DI TINTURA
    Il preparato deve contenere una buona percentuale, tra il 10% ed il 20%, di tintura di arnica, che assicura un ottimo titolo (concentrazione) di elenalina e diidroelenalina, principali sostanze responsabili dell’effetto antinfiammatorio ed analgesico.
  • QUALITA’ DELLA FORMULAZIONE
    La formulazione in gel o crema deve assicurare la miglior penetrazione possibile nella cute umana ed esercitare la sua azione per un buon lasso di tempo.

Insomma, un prodotto non vale l’altro.

Perché quindi un buon preparato a base di arnica è indispensabile nella farmacia di casa? 

L’arnica è un rimedio eccellente, versatile, utilizzabile in caso di dolori muscolari, distorsioni, traumi, ematomi, punture d’insetti.

Non deve essere applicata su cute lesa e non esistono integratori di arnica per uso orale, perché per ingestione la pianta è tossica: le uniche formulazioni possibili sono farmaci a diluizione omeopatica.

In conclusione, per gli sportivi, per contrastare dolori muscolari legati ad errata postura o al lavoro, per chi ha bambini in casa, l’arnica non può mancare nella farmacia domestica.
Attenzione però a scegliere prodotti ben formulati: è la tintura di arnica ad assicurarne l’efficacia in percentuale tra il 10% ed il 20%.