Piante
Arnica
Un’erba medicinale della famiglia delle Asteracee. Le sue infiorescenze contengono una ricca miscela di sostanze dalle note e riconosciute proprietà terapeutiche:
- lattoni sesquiterpenici, ad azione antinfiammatoria (tramite inibizione di mediatori flogistici), analgesica e antireumatica;
- flavonoidi, ad azione antiossidante e antinfiammatoria;
- alcoli triterpenici, ad azione antinfiammatoria e antiossidante;
- cumarine, attivatori della circolazione locale;
- derivati dell’acido caffeico, dotati di attivita antinfiammatoria (tramite inibizione degli enzimi ciclossigenasi 1 e 2, coinvolti nel processo flogistico).
Artiglio del diavolo
Nativo del Sudafrica, in particolare del deserto del Kalahari, l’Artiglio del diavolo deve il suo nome al caratteristico aspetto ad uncino, ad artiglio, dei suoi frutti.
L’artiglio del diavolo si è dimostrato particolarmente attivo per uso esterno o topico, sulla zona da trattare, soprattutto nelle situazioni che causano dolore e infiammazione come: tendinite, osteoartrite, artrite reumatoide, mal di schiena e dolori cervicali.
Le proprietà analgesiche e antinfiammatorie dell’artiglio del diavolo sono state confermate da numerosi studi condotti in vitro.
Il principale componente attivo della pianta è ritenuto essere l’arpagoside, un glicoside iridoide.
Calendula
Scientificamente nota come Calendula officinalis, la calendula è un fiore non solo apprezzato per la sua bellezza, ma anche per le sue notevoli proprietà curative.
Conosciuta e utilizzata sin dall’antichità, è protagonista in fitoterapia per le sue capacità anti-infiammatorie, antivirali, antispasmodiche e antifungine.
In particolare, la calendula è ampiamente utilizzata in dermatologia per le sue proprietà lenitive e rigenerative. Come dimostrato da studi scientifici, gli estratti di calendula stimolano la rigenerazione del tessuto cutaneo e sono utili nella cura di ferite, tagli e abrasioni oltre che in caso di scottature, eczemi, e irritazioni cutanee.
Canfora
Col termine “canfora” s’intende sia la resina estratta dalla corteccia e dai rami della pianta, sia il principio attivo, ossia la D(+)canfora.
La canfora, anche in virtù della sua azione antinfiammatoria, è utile a dare sollievo al dolore da contratture, crampi e tensioni muscolari.
Per uso topico la canfora interagisce con i recettori della temperatura sulla pelle, inducendo una gradevole sensazione di freschezza dovuta alla stimolazione dei recettori del freddo e al blocco di quelli del caldo.
La capacità della canfora di lenire il dolore è dovuta a due proprietà:
- quella di agire come leggero anestetico locale, inibendo l’attività dei recettori sulla pelle che generano la sensazione di dolore (nocicettori);
- quella di stimolare contemporaneamente sulla pelle sia le vie sensoriali rappresentate da fibre nervose mieliniche di grosso diametro sia le classiche vie nervose di piccolo calibro del dolore.
Capsico
Si tratta di una delle 5 specie del genere Capsicum, che include peperoni e peperoncini, della famiglia delle Solanacee.
Utilizzata in forma topica, il principio attivo della pianta (capsaicina) svolge un’azione rubefacente (riscaldante) e vasodilatante, generando una sensazione di caldo che aiuta a decontrarre la muscolatura.
La capsaicina, agendo sulla conduzione nervosa ortodromica (sensazione del dolore), è in grado di produrre un’analgesia selettiva per le sindromi dolorose localizzate.
Consolida maggiore
Si tratta di una pianta ad esclusivo uso topico, con proprietà lenitive e antinfiammatorie grazie alla presenza del fitocomplesso di mucillagini, tannini, acido rosmarinico ed allantoina.
Le proprietà antinfiammatorie la rendono particolarmente utile in caso di distorsioni, tendiniti, contusioni, strappi muscolari, lividi ed ematomi.
Studi clinici hanno evidenziato l’effetto analgesico maggiore di estratti della radice della pianta rispetto al placebo nei casi di mal di schiena e di osteoartrosi e rispetto ad un gel a base di diclofenac nei casi di dolore da slogatura.
Echinacea
L’Echinacea, originaria del Nord America, è una delle erbe medicinali più note per il rafforzamento del sistema immunitario. Conosciuta anche come coneflower, questa pianta non è solo esteticamente gradevole, ma è ricca di benefici per la salute, specialmente durante la stagione fredda.
È infatti nota per le sue potenti proprietà antinfiammatorie, utili in caso di artrite e altri tipi di infiammazione cronica, e per supportare il sistema immunitario. Studi scientifici hanno dimostrato che l’Echinacea può aumentare il numero di globuli bianchi, che sono essenziali nella lotta contro le infezioni: questo la rende un ottimo supporto per prevenire raffreddori e influenze.
Edera
L’edera, conosciuta scientificamente come Hedera helix, è una pianta rampicante sempreverde molto comune in Europa.
Oltre ad essere apprezzata per la sua bellezza come pianta ornamentale, l’edera possiede numerosi benefici terapeutici, in particolare per quanto riguarda la salute respiratoria.
Studi scientifici hanno evidenziato le sue proprietà antispasmodiche, espettoranti e mucolitiche, che la rendono un valido aiuto contro le affezioni respiratorie come bronchiti, tosse e asma.
Inoltre, l’edera presenta anche effetti antinfiammatori che possono essere utilizzati per trattare condizioni cutanee come eczemi e scottature.
Gaultheria
Si tratta di un arbusto appartenente alla famiglia delle Ericacee, dalle cui foglie si estrae l’olio essenziale costituito quasi esclusivamente da metilsalicilato, dotato di proprietà antinfiammatorie ed antireumatiche.
Molto usato come antalgico topico nei dolori reumatici, allevia dolori muscolari e articolari, mal di schiena, dolori da sforzo, tensioni e rigidità.
Menta
Pianta erbacea perenne della famiglia delle Labiate, dalle cui foglie si estrae un olio essenziale contenente mentolo; per uso topico, il mentolo ha un’azione rinfrescante, dovuta alla sua capacità d’interagire con le strutture molecolari (recettori) della temperatura sulla pelle.
In particolare, il mentolo è in grado di abbassare la soglia di attivazione dei recettori del freddo, rendendoli più sensibili, e di inibire la sensibilità di quelli del caldo; i recettori del freddo attivati dal mentolo genereranno quindi un impulso che sarà trasmesso al cervello dove verrà decodificato come sensazione di “freschezza”, che aiuta a dare anche un effetto analgesico. Il buon effetto analgesico e antidolorifico del mentolo è dovuto anche alla sua interazione con i recettori per la percezione del dolore, di cui ne altera la sensibilità.
Piantaggine
La piantaggine, conosciuta scientificamente come Plantago major, è una pianta erbacea perenne che si trova comunemente in Europa, Asia e America. Nonostante possa sembrare una semplice erba infestante, la piantaggine è ricca di proprietà medicinali che la rendono una preziosa alleata per la salute.
Sono infatti note le sue eccellenti proprietà curative della pelle, soprattutto per trattare ferite, tagli, punture di insetti e eczemi, oltre che i suoi benefici per il sistema respiratorio e digestivo, grazie alla sua ricchezza di fibre e mucillagini che aiutano a regolare il transito intestinale e a combattere la stitichezza.
Pino mugo
Una conifera che appartiene alla famiglia delle Pinacee e dai cui aghi e dai giovani getti si estrae un prezioso olio essenziale (OE) che si contraddistingue per:
– la caratteristica composizione, consistente in una concentrazione elevata di Δ-3 carene (>35%), α-e β-pinene (20%), β-fellantrene (15%);
– peculiari proprietà utili contro il dolore, tra cui spicca quella antinfiammatoria.
Grazie alle sue proprietà, l’OE di pino mugo applicato sulle giunture, sulla muscolatura e sulle articolazioni riduce i dolori e l’infiammazione, agisce come decontratturante muscolare e migliora la microcircolazione locale, con beneficio sui gonfiori.
Rosmarino
Arbusto appartenente alla famiglia delle Labiate; il suo olio essenziale è particolarmente ricco di principi attivi, in particolare derivati terpenici (1,8 cineolo, borneolo, canfora) e flavonoidi, che contribuiscono a farne una pianta di preziosa efficacia terapeutica.
Per uso esterno, gli estratti di rosmarino sono utilizzati nelle affezioni muscolari (tensioni, crampi, contratture) per l’azione benefica sul microcircolo, oltre che per l’attività antinfiammatoria e l’effetto analgesico (in particolare per traumi, mialgie).
Svolge inoltre un’azione defatigante, che lo rende particolarmente utile contro l’affaticamento muscolare degli sportivi.
Salvia
Chiamata anche Salvia spagnola, è una pianta appartenente alla famiglia delle Labiate dalle cui foglie si estrae un olio essenziale che, a differenza di quello della Salvia officinalis, è particolarmente ricco di tujoni, quali l’α-tujone e il β-tujone (20-60%); queste
sostanze sono psicoattive, essendo in grado di agire come antagonisti con i recettori GABA-A (sistema gabaergico) e 5-HT3 (sistema serotoninergico) a livello del sistema nervoso centrale.
Per questo motivo l’olio essenziale di questa pianta è utile a lenire il dolore muscolare, specie di natura traumatica.