Vai al contenuto
artiglio del diavolo

Artiglio del diavolo: proprietà e benefici

La pianta protagonista di questo articolo ha una denominazione botanica complicata, ma un nome comune quasi buffo, decisamente più noto: trattasi di Harpagophytum procumbens, meglio conosciuto come artiglio del diavolo.

Dal punto di vista botanico è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Pedaliacee. In fitoterapia si utilizzano tuberi e radici secondarie, dal ricco fitocomplesso, in cui domina la presenza di Arpagoside.

Alcune curiosità che riguardano l’artiglio del diavolo:

  • lo strano nome è legato alle sporgenze delle radici simili ad artigli, che causano grande dolore agli animali quando vi si imbattano (tanto da farli urlare, come indemoniati);
  • È originaria della Namibia ed utilizzata dalla popolazione indigena nei disturbi digestivi e nella febbre. La pianta fresca, sotto forma di pomata, viene applicata sull’addome per favorire le contrazioni del parto;
  • È stata introdotta in Europa negli anni ’50 del secolo scorso.

Molti studi, iniziati ormai decenni fa, confermano le proprietà antinfiammatorie ed analgesiche di artiglio del diavolo, che può essere usato sia a livello topico (in cremagel o in cerotto) o assunto per via orale come integratore, da solo o in sinergia con altre piante, quali ad esempio la boswellia.
A differenza dell’arnica, di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo, Harpagophytum non è tossica se assunta per via orale.

Le numerose ricerche su artiglio del diavolo indicano la sua capacità di bloccare la “cascata” di tutte quelle sostanze che nel corpo causano infiammazione e quindi dolore o rigidità muscolare.

3 consigli utili con artiglio del diavolo:

  1. Scegliete sempre prodotti con composizione chiara;
  2. Se assumete altri farmaci, consultate il medico o il farmacista per essere guidati nella scelta, prima dell’assunzione in autonomia;
  3. Cicli di un buon prodotto a base di artiglio, boswellia e bromelina(ad esempio) mantengono muscoli ed articolazioni in buono stato, riducendo la frequenza degli episodi acuti ed assicurando una miglior qualità di vita.

Quando usare l’artiglio del diavolo

I preparati a base di artiglio del diavolo sono indicati per:

  • dolori articolari
  • dolori muscolari
  • gotta
  • coadiuvare i fastidi derivanti da degenerazione artrosica
  • difetti/errori posturali (guida, dispositivi elettronici, PC, ecc.)

Sono due le sue principali formulazioni, in cremagel per un’azione antinfiammatoria locale o come integratore per alleviare la sintomatologia e mantenere in buono stato muscoli ed articolazioni.

Arnica e artiglio del diavolo: simili ma diversi

Nasce spontaneo un confronto tra i preparati a base di arnica montana e quelli a base di Harpagophytum. Entrambi hanno ottime proprietà antinfiammatorie, ma con peculiarità specifiche:

Arnica

  • Si associa a ciò che concerne l’evento traumatico e le varie conseguenze (livido, distorsione), dove per trauma si intende anche l’affaticamento muscolare per un’attività intensa (torcicollo, colpo di frusta);
  • È adatta anche per i bambini;
  • In gel, da applicare su cute integra, si assorbe rapidamente ed è perfetta per essere applicata di frequente.

Artiglio del diavolo

  • È utile contro l’infiammazione cronica, ricorrente o legata a fenomeni degenerativi. E per tutti quei dolori che per tanti motivi, per il progredire dell’età o il lavoro, non ci abbandonano facilmente;
  • In cremagel favorisce un leggero massaggio, utile contro la rigidità muscolare.

Le due piante inoltre lavorano bene insieme, ecco perché in commercio vi sono preparati ad uso locale che le contengono entrambe.